lunedì 5 dicembre 2011

Leonardo a Londra: dieci consigli per chi non ha prenotato il biglietto.



La mostra su Leonardo da Vinci alla National Gallery di Londra ha registrato già dai primi giorni di apertura un incredibile sold out. Tutti i biglietti prenotabili sono già stati acquistati.
Se non avete avuto modo di prenotare il vostro biglietto niente paura: armati di buona volontà è comunque possibile visitare la mostra. La National Gallery ogni giorno mette in vendita 500 biglietti.
Noi ce l’abbiamo fatta e abbiamo deciso di condividere questi 10 consigli con chi, come noi, non ha paura di fare qualche sacrificio pur di ammirare i capolavori di Leonardo da Vinci.
Ecco quindi il nostro decalogo.

-         Mettetevi in coda presto. Anche se la mostra apre alle 10.00, la coda inizia a formarsi ore prima. Conviene essere davanti al cancello già dalle 7.00.
-         Individuate il cancello giusto. La mostra è allestita nella Sainsbury Wing, che ha diverse entrate: la coda per i non prenotati è al cancello orientale. Attenzione a non sbagliare fila!
-         Gestite bene le vostre risorse. Ogni persona può acquistare fino a tre biglietti. Se siete un piccolo gruppo non serve che tutti facciano la coda: scegliete fra voi i più resistenti al freddo, o pianificate dei turni per darvi il cambio.
-         Pensate alla comodità. Nel percorso stabilito per la coda non esistono panchine o altri punti di appoggio (muretti, gradini etc). Consigliamo di portarsi un cuscino all’interno di una busta di plastica capiente, in maniera tale da potersi sedere per terra per non stancarsi troppo (conservate le energie per la mostra). Potrete poi lasciare la borsa con il cuscino al guardaroba del museo (servizio a offerta libera).
-         Non saltate la colazione. Se siete in coda in più di una persona datevi il cambio per bere qualcosa di caldo: in zona ci sono parecchi caffé. Inoltre verso le 8.30 un piccolo carretto targato National Gallery con bevande calde e brioches  si posizionerà in prossimità della coda.
-         Ingannate il tempo. Portatevi un libro o un giornale. Verso metà mattina il personale della National Gallery passerà a distribuirvi la guida alla mostra, con la descrizione (solo in inglese)di tutte le opere presenti. Se parlate inglese fate quattro chiacchiere con le altre persone in fila: siete lì per lo stesso motivo e quindi avete già qualcosa in comune. Se siete fumatori abbiate l’accortezza di scostarvi un po’ dalla fila quando fumate (e attenzione: non ci sono posacenere in zona: tenetevi i mozziconi spenti in tasca).
-         Controllate l’orario. I biglietti giornalieri sono emessi con fasce orarie di ingresso cadenzate di circa trenta minuti. Questo significa che dopo aver atteso in fila per tutta la mattina, potreste ritrovarvi in mano dei biglietti validi per il pomeriggio. Controllate quindi bene l’orario presente sul biglietto, poiché non vi sarà concesso entrare in mostra prima del vostro turno.
-         Ritemprate le forze. Se il vostro biglietto è per una fascia oraria pomeridiana approfittatene per riposarvi un po’: per visitare la mostra servono in media quasi due ore. Conviene arrivare con il fisico e la mente poco affaticati.
-         Spogliatevi. Depositate cappotti, sciarpe ecc al guardaroba (servizio a offerta libera): in mostra c’è molto caldo.
-         Seguite l’ordine dell’esposizione: iniziate la visita all’esposizione con il video introduttivo (solo in inglese). Passate poi alle varie sale seguendo l’ordine numerico dei quadri. Se non riuscite ad avvicinarvi abbastanza per leggere le didascalie ricordatevi che sono tutte riportate nel libretto che vi hanno consegnato quando eravate ancora in fila. E ricordatevi che l’ultima sezione della mostra, dedicata all’Ultima Cena, si trova in un’altra parte del museo. Seguite le indicazioni per raggiungerla e tenete a portata di mano il biglietto, che vi verrà chiesto nuovamente.




mercoledì 28 settembre 2011

E adesso... DIAMO I NUMERI!



Il nostro viaggio si è ormai concluso... Ed è il momento di tritare le somme.
Tralasciamo per pudore la cifra di dollari spesi e quella delle mance date... Per il resto ecco tutti i numeri:

Cocktail scolati 37
Birre 9
Stati Americani attraversati 6
Nazioni attraversate 3
Città visitate 4
Voli 7
Taxi 12
Metropolitane 3
Treni 2
Musei visitati 8
Visite a Tiffany 3
Foto scattate 353
Posti diversi dal letto in cui ci siamo addormentati 5
Attività del villaggio a cui abbiamo preso parte 1 (e controvoglia)
Post pubblicati sul blog durante il viaggio 14
Contatti registrati dal blog 1280 (a oggi)

Per noi è stata un'avventura davvero indimenticabile e siamo stati davvero felici di condividere questi momenti con voi. Non ci saremmo mai aspettati una partecipazione così intensa al blog.
Vi mancheremo?
Forse che si, forse che no... Ma state tranquilli: stiamo già programmando il prossimo viaggio. A dicembre si torna a Londra!



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martedì 27 settembre 2011

Bye bye Miami





Ultimo Post dagli Stati Uniti, direttamente dall'aeroporto di Miami: stanchi, senza più un dollaro in tasca, con i bagagli riempiti fino al limite massimo di peso e sul punto di esplodere... Ma pur sempre ABBRONZATISSIMI e felici!
Oggi giornata a tratti uggiosa, ma calda e afosa che sembrava di essere a Mantova, con rari sprazzi di sole appena accennati (alla faccia delle auto con sulla targa la scritta "Florida - Sunshine State").
Abbiamo speso le nostre ultime ore - e i nostri ultimi dollari - passeggiando nelle strade di Miami Beach.
Tra un set cinematografico in Ocean Drive e un pasto in un ristorante della catena "Fratelli La Bufala", ci siamo imbattuti nella villa di Gianni Versace e in alcune vetrine che, con i loro manichini, hanno suscitato il grande interesse di Lorenzo.




Dopo aver dato l'ultimo saluto alla spiaggia di South Beach, in un raro momento di sole, ci siamo congedati dalla città tornando sul luogo del delitto (non quello di Versace) per concederci un altro Happy Hour.




Nelle 10 ore e mezza di volo che ci attendono tireremo le somme del viaggio, che va, purtroppo, concludendosi.


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domenica 25 settembre 2011

... E infine Miami!





Abbiamo lasciato le Bahamas in una situazione apocalittica: un violento nubifragio ha allagato il nostro villaggio e siamo stati costretti a guadare con l'acqua a metà polpaccio i vialetti allagati per raggiungere la reception. Anche il taxi ha avuto non poche difficoltà a raggiungere l'aeroporto. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta, ed ora eccoci a Miami!
Alloggiati sulla famosa Ocean Drive, appena arrivati a destinazione abbiamo subito reso omaggio alle principali attrattive locali: oceano e spiaggia - e ci sembrava di essere in una puntata di Baywatch! E non abbiamo di certo tralasciato i celebri Mohijtos. Abbindolati dalla promozione "Happy Hour - paghi uno, bevi due", e sconcertati dalle dimensioni titaniche dei bicchieri non abbiamo esitato a darci dentro, e dopo qualche ora siamo rientrati in hotel in condizioni perlomeno indecorose.








Ci aspetta ora l'ultimissimo giorno e poi il lungo volo verso l'Italia... Chissà cosa riusciremo a combinare in questo poco tempo...





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Location:Ocean Dr,Miami Beach,Stati Uniti

sabato 24 settembre 2011

Per un pugno di Dollari (delle Bahamas)

Siamo giunti, ahinoi, alla nostra ultima giornata alle Bahamas. E fino all'ultimo ci siamo prodotti nelle nostre consuete bizzarre attività.
Il Dalmer ha continuato la sua proficua operazione abbronzatura selvaggia: adagiatosi sul lettino in spiaggia già dalle prime ore del mattino è riuscito a dormire anche nel bel mezzo di un torneo di Beach Volley, disputatosi a pochi passi da lui; nonostante le pallonate che per più di una volta lo hanno sfiorato, stoicamente ha mantenuto il suo ferreo proposito di non muovere un muscolo. L'unica interruzione al riposo del guerriero è stata provocata da una animatrice originaria di Santo Domingo, che si è meravigliata dell'abbronzatura, constatando che ormai il colorito del Dalmer ha raggiunto i livelli della popolazione caraibica. Emozionato e commosso da questo complimento, il nostro bronzeo eroe si è girato dall'altra parte e ha ripreso a dormire.

Nel frattempo il Lorenz, nel suo folle amore per la Monarchia Britannica, ha deciso di spendere l'intera mattina alla ricerca disperata di una banconota locale da un dollaro con l'effigie della Regina Elisabetta. Visti gli insuccessi dei giorni precedenti, questa volta ha pensato di mobilitare: receptionist, negozianti del villaggio, taxisti, camerieri e baristi. L'intero villaggio è stato tappezzato di volantini (vedi foto), e, per ottenere l'agognata banconota, il Lorenz ha inventato anche la struggente storia della nonnina inglese che gli avrebbe chiesto di portarle a casa questo souvenir.




La ricerca è stata complicata dal fatto che ormai quasi tutte le banconote recano il ritratto del Primo Ministro, e sono pochissimi i dollari con la Regina ancora in circolazione... Ma chi la dura la vince!




E per la serie "a volte ritornano", la coppia di Francesi alla quale il Lorenz aveva fatto da balia all'escursione con i delfini, è tornata all'attacco... Questa volta chiedevano aiuto nell'acquisto delle foto sull'apposito sito. Ce la siamo sfangata promettendo di aiutarli domani sera... Peccato che partiremo già in mattinata. Quel dommage!



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Location:Midshipman Rd,,Bahamas

venerdì 23 settembre 2011

Vietato dar da mangiare ai Gabbiani!





Stamattina l'oceano era più calmo e limpido del solito, ne abbiamo approfittato per fare un lungo bagno circondati da pesci di ogni forma e colore, compresa una razza nera gigante che ha tanto spaventato il povero Lorenzo.
Riemersi dalle acque ci siamo spostai al bar della spiaggia per uno spuntino a base di hot dog, hamburger, patatine e chicken nuggets. Insieme a noi c'era una famigliuola con un bambinello che ha ben pensato di gettare pezzi di pane ai gabbiani, che nel frattempo si moltiplicavano, fino a raggiungere una quantità preoccupante. Richiamati dal cibo facile, tutti i gabbiani dell'arcipelago delle Bahamas hanno preso d'assalto la povera famigliola, in una scena degna del film "Gli Uccelli" di Hitchcock (o come si scrive). Noi, ovviamente, abbiamo assistito alla scena senza muovere un muscolo, ad eccezione di quelli necessari per masticare.
Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla presenza di nuvole sparse, che hanno rallentato il mostro processo di abbronzatura caraibica, ma di certo domani ci rifaremo alla grande, approfittando del nostro ultimo giorno a Fortuna Beach.
La giornata si è conclusa con una cena al ristorantino italiano, dove di Italiano c'era poco e niente, ad eccezione della musica di Renato Zero, Zucchero e Carboni, che andava in loop continuo in sottofondo. invano il Lorenz ha atteso tutta sera un pezzo della Pausini.


Location:Midshipman Rd,,Bahamas

giovedì 22 settembre 2011

Una giornata bestiale: delfini, "galli" e pappagalli (e Chicagoni!)




Questa è stata una giornata ricca di eventi ed emozioni, a cominciare dall'alba. Si dice che il buon giorno inizia dal mattino... ed è stato così: abbiamo puntato la sveglia alle sei (dato che i nostri bioritmi si sono ormai allineati al fuso) e non senza fatica siamo andati in spiaggia per vedere sorgere il sole. Ne è valsa davvero la pena.








Dopo questa dissennata esperienza il Dalmer ha ben pensato di mettersi a dormire su un lettino in spiaggia (troppo faticoso tornare in camera) e il Lorenz si è fionadato nella Jacuzzi (riscaldata, of course) dove ha atteso in ammollo che arrivasse l'orario della colazione.

Al termine della mattinate il Lorenz è persino riuscito a farsi abbindolare da una Vu-cumprà locale, che gli ha spillato ben venti dollari, e che se ne è andata dicendo "God bless you".

Nel pomeriggio, in compagnia di altri simpatici personaggi di cui vi diremo, abbiamo raggiunto in motoscafo una laguna verde smeraldo, dove ci aspettavano dei delfini giocherelloni... Il Dalmer non ha esitato un secondo a tuffarsi in acqua per fare la loro conoscenza (trattavasi peraltro di due delfine femmine, che al termine si sono prodotte in appassionate effusioni amorose con il nostro intrepido pirlotto).






Durante queste ore il povero Lorenz ha persino dovuto aiutare una coppia stordita dei suoi amatissimi francesi, ai quali ha dovuto fare da balia e interprete... Ovviamente senza ricevere nemmeno un grazie da quei Galli infami. Resta per noi un mistero incomprensibile come abbiano potuto raggiungere questi luoghi lontanissimi dalla loro autarchica nazione senza parlare UNA parola di Inglese!

Oltre a loro, meritano di essere menzionati in questo post anche una simpatica coppia di ciccioni buontemponi di Chicago, da noi ribattezzati "i Chicagoni", ai quali Lorenz - il solito Garrone della situazione - ha pure prestato interi galloni di crema solare, impietosito dalla loro cute preoccupantemente arrossata.

Siccome non ci facciamo mancare niente, dopo i delfini abbiamo stretto amicizia anche con alcuni pappagalli locali, che si sono rivelati molto più loquaci e poliglotti dei suddetti Francesi, che infatti ci osservavano con un misto di stupore-perplessità-divertimento-invidia (vedi foto).





Dopo questo turbinio di emozioni, siamo tornati al bar del nostro ameno villaggio, per recuperare le energie e affrontare, domani, nuove mirabolanti avventure.


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Location:Midshipman Rd,,Bahamas